Cosa fare a Marsciano
Il carnevale

Eventi 17 giu 2019

A marzo la città di Marsciano, vede sfilare maschere e carri di ogni tipo, che colorano le vie del centro storico per il tradizionale Carnevale.
Questo accade in tutta Italia, ma a Marsciano questa festività ha origini e forme particolari.

Storia del Carnevale di Marsciano

La tradizione vuole che questa festa abbia origini in un fatto di cronaca guerresca, datato 1643, quando il Gran Duca di Toscana entrò in conflitto con il Papa Urbano VIII nella contesa deggli Stati di Ronciglione e di Castro. Un grosso contingente dell'esercito fiorentino entrò allora nello Stato Pontificio, passando da Castiglione del Lago e Città della Pieve, e si accampò vicino al fiume Nestore, di fronte a Marsciano. La maggior parte dei marscianesi era fuggita di fronte alla forza nemica, ma i pochi che erano rimasti a difendere la città mandarono una delegazione a trattare per la resa. La leggenda racconta che la notte che furono inviati i parlamentari ad aprire il dialogo coi fiorentini, nelle campagne marscianesi si aggirassero una marea di fantasmi bianchi che si muovevano alla luce di torce accese e che furono identificate come anime del Purgatorio, tornate per difendere il territorio. Queste apparizioni terrorizzarono i fiorentini, che levarono immediatamente il campo.
Secondo alcuni fu una messa in scena organizzata proprio dai marscianesi per impaurire i nemici, mentre un'altra versione sostiene che gli abitanti si fecero vedere sulle mura per far intendere al nemico che nel castello vi fosse un'epidemia di peste, spaventandoli con la minaccia del contagio. Fatto sta che i fiorentini abbandonarono il luogo senza assaltarlo.

Il rogo di Sansimino

E' a seguito di questo episodio che venne istituita la Compagnia del Purgatorio, o Signoria del Carnevale, che raccoglieva offerte in cibo e denaro per compiacere le anime accorse in aiuto della popolazione, nonché del cosiddetto Rogo di San Simino, nella sera del martedì grasso.
La tradizione prevede la sfilata degli incappucciati, tutti in bianco tranne il boia, che con torce e tamburi accompagnano la figura fantastica ed evocativa di Sansimino (che incarna tutti i mali della società e del tempo) fino davanti ai giudici, che a seguito del processo lo condannano al rogo.
Viene dunque dato fuoco al Bischero di paglia, che bruciando libera la comunità dalle forze negative.

Le Cialde del Carnevale

Ad accompagnare le giornate di festa è uso preparare le Cialde di Marsciano, insolito dolce preparato ancora secondo la tradizione e che è possibile gustare solo in questa città.
Si dice che una parte delle offerte raccolte dalla Compagnia del Purgatorio fosse destinata alla produzione di queste cialde, che venivano poi distribuite alla popolazione durante le festività del carnevale. Venivano allora usate due piastre in ferro realizzate a mano e ciascuna famiglia ne possedeva di personalizzate, con stemmi araldici, motti e immagini propri.
Ancora oggi la comunità dei Ferri da Cialda riunisci gli artigiani locali per la fabbricazione, secondo la tradizione, degli utensili per la cottura di questo antico dolce.