Il Laterizio
Storia di uno dei piu' antichi materiali da costruzione

Vivere Marsciano 17 giu 2019

Marsciano è oggi il principale centro di produzione di laterizio di tutta l'Umbria.
Ma cos'è il laterizio e qual'è la sua storia?

Che cos'è il laterizio

Il laterizio è un materiale da costruzione ceramico e a pasta porosa, il cui impasto è costituito essenzialmente da argilla e acqua. Anticamente seccato al sole, si è poi passati alla cottura dei mattoni in fornaci, pressando l'argilla depurata in appositi stampi.
Sono esempi di laterizi le tegole, i mattoni sia pieni che forati, le tavelle e le pignatte.

Storia del laterizio

La storia di questo materiale da costruzione ha inizio nella preistoria, intorno al XX secolo a.C., nella Mesopotamia della dinastia Ur, a seguito dell'esigenza di trovare metodi di costruzione in zone pianeggianti in cui non erano sufficientemente presenti altre tipologie di materiale, come il legno o la pietra.
Dall'utilizzo di impasti molto liquidi, all'introduzione della calce (300 a.C. in Campania), il processo di cottura dei mattoni - che possiamo attribuire ai Sumeri - era complicato e costoso, facendo si che questi venissero considerati preziosi e di alto valore simbolico.
Gli etruschi, come gli antichi greci, conoscevano bene queste tecniche ma se ne servivano solo per il rivestimento e le coperture, mentre all'epoca dell'Impero Romano, con Augusto, vennero aperte a Roma le cosiddette figlinae, ovvero vere e proprie fabbriche di laterizio, che si diffusero ampiamente nell'età degli Antonini. Il nucleo delle pareti veniva costruito con una struttura in cementizio, mentre il laterizio era usato per circondare questa struttura, pratica che verrà abbandonata in epoca bizantina, quando si eliminò il nucleo concretizio. Nel corso del tempo, e soprattutto dal '500 in avanti, vi furono vari autori che scrissero sull'argomento, indicando quali fossero i migliori impasti e leganti da utilizzare e affinando sempre più le tecniche impiegate in questa arte.

Il laterizio ai giorni nostri

Oggi le tipologie di laterizio comunemente usate sono quelle impiegate per camini e canne fumarie, dove il materiale offre una buona resistenza al calore e risulta impermeabile alle condense, e nelle coperture dei tetti, in forma di tegole che possono essere ricurve (coppi) e piani (embrici) e la cui sovrapposizione impedisce il passaggio dell'acqua.
Vediamo poi l'impiego di mattoni pieni o semipieni nella ricostruzione delle murature portanti degli edifici classici, mentre si usano mattoni forati nella sistemazioni delle pareti divisorie.
Come elemento decorativo, compare sulle facciate degli edifici come finitura esterna in varie forme e colori, oppure nelle pavimentazioni in cotto.
Infine lo troviamo nelle pignatte dei solai, impiegate per il loro basso spessore nella la costruzione di strutture orizzontali, o nelle tavelle e tavelloni, che per la loro versatilità vengono utilizzate con differenti scopi.