Marsciano
Una storia lunga 3000 anni

Vivere Marsciano 17 giu 2019

Marsciano, con i suoi 18'700 abitanti, è oggi uno dei più importanti centri agricolo-industriali dell’Umbria, famoso per la sua produzione di coppi e laterizi e per la qualità dei suoi prodotti tipici. Situato a sud di Perugia, in una posizione strategica grazie anche alla presenza di molteplici corsi d’acqua, la sua storia è molto antica.

Origini

Troviamo Marsciano citata per la prima volta nel 1004, ma gli studi archeologici hanno dimostrato che fu prima ancora un’importante crocevia già nel VI secolo a.C. per gli Etruschi, che avevano insediamenti lungo il Fersinone, di cui credevano possedesse acque rigeneranti per la circolazione.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C) Marsciano cadde prima sotto gli Eruli e poi sotto gli Ostrogati, diventando parte della rotta mercantile chiamata “corridoio Bizantino” come importante snodo per il centro Italia.


Nel 975 d.C l’Imperatore Ottomano II donò ai conti Bulgarelli il Castello di Marsciano.

Medioevo

Intorno all’anno mille divenne feudo del casato dei Bulgarelli. 
Contesa a lungo tra Todi e Perugia, nel 1281 venne ceduta dai Bulgarelli a quest’ultima, diventando essenziale per i perugini nella difesa da Todi e Orvieto.
Nei secoli successivi fu la famiglia Baglioni, nobile casato perugino, ad occupare le maggiori cariche cittadine, assumendo una posizione di rilievo nella vita della città.

Le “Nozze Rosse”

Il più noto personaggio della famiglia Baglioni è sicuramente Gian Paolo, protagonista della faida che si scatenò a seguito delle famose “Nozze Rosse”, episodio avvenuto nel 1500, quando Carlo di Oddo organizzò una congiura durante le nozze tra Astorre Baglioni e la bella Lavinia Colonna. La maggior parte dei parenti venne assassinata, ma Gian Paolo riuscì a fuggire e a riorganizzare le sue forze per compiere la sua tremenda vendetta.
Nel 1520 Papa Leone X lo invitò ad un colloquio ufficioso, mirato a chiarire alcune questioni di ordine pubblico relative alla città di Perugia, arrestandolo però al suo arrivo e facendolo decapitare durante la notte. I volti dei protagonisti di questa vicenda vennero dipinti da
Raffaello Sanzio nella bellissima “Pala Baglioni”, oggi esposta a Roma nella Galleria Borghese.



La guerra del sale

Nel 1524, con la morte del capitano Braccio Fortebraccio, vi fu un periodo di destabilizzazione, durante il quale i Baglioni cercarono di cavalcare il malcontento popolare causato dall’aumento della tassa sul sale, per provare ad uscire totalmente dall’influenza del Pontefice.
L’insurrezione popolare terminò con la vittoria di Papa Paolo III, che a seguito della “guerra del sale”, assunse definitivamente il potere di Perugia e Marsciano.


Fu sempre in questo periodo che Marsciano pagò 3‘000 ducati alla Santa Sede per ottenere l’indipendenza da Perugia ed ebbe finalmente la possibilità di emanare un proprio statuto(1531). Marsciano restò invece sotto il dominio del Papa fino al 1860, con l’Unità d’Italia.