La valle del Fersinone
Escursioni vicino a Marsciano

Territorio 17 giu 2019

Se state cercando il luogo adatto per una bella escursione in mezzo alla natura, la Valle del Fersinone è sicuramente una meta da valutare. Con i suoi 27 km di lunghezza il Torrente Fersinone (che dà il nome alla valle) scava una gola stretta e profonda tra le colline, formando versanti ripidi e aspri che gli hanno fatto guadagnare il soprannome di “Colorado d'Umbria”.

Storia

Le sue limpide acque formano spettacolari giochi di luce, e il suo letto pieno di ciottoli e scogli, tufo e pietra, ci racconta una storia antica. Lungo il suo corso, infatti, già nel Neolitico (500o a.C.) si stabilirono i primi insediamenti umani (di cui troviamo traccia in alcune tombe vicino a San Vito in Monte, Poggio Aquilone, Migliano e Morcella), e dall'epoca etrusca in avanti rimase sempre un importante crocevia del Centro Italia, divenendo scenario di molteplici vicende ed assumendo per noi oggi un importante ruolo nello studio del territorio. Il motivo principale del continuativo stanziarsi dei popoli lungo le sue rive è probabilmente da attribuire alla sua collocazione geografica strategica, ma anche alle capacità miracolose attribuite alle sue acqua, che si diceva fossero curative per la circolazione.

Il corso fluviale

Il Fersinone nasce da una sorgente sulfurea sul Monte Poggio Spaccato e nel tempo il suo corso si è modificato due volte: nel 2'000 a.C. con il cedimento di un versante collinare, e nel Medioevo, a causa di una grande esondazione sotto Civitella dei Conti.
Si tratta del maggior affluente del fiume Nestore , nel quale sfocia vicino a Morcella, e ospita una notevole varietà di pesci, tra i quali anche la trota fario. La fitta vegetazione intorno è popolata una ricca fauna: molte sono le tipologie di uccelli, e poi istrici, tassi, cinghiali. Nonostante il suo carattere sia spiccatamente torrentizi, il Fersinone è capace di piene anche molto distruttive, ma nel periodo estivo porta spesso poca acqua e diventa luogo di attrazione per gli abitanti dei luoghi limitrofi in cerca di un bel bagno rinfrescante.

Luoghi di interesse

Tra le varie bellezze naturali merita di essere segnalata la cosiddetta Buca del Diavolo. Si tratta di una affascinante grotta, dove vennero rinvenute diverse tracce delle civiltà preistoriche che abitarono questi luoghi migliaia di anni fa, come ad esempio punte di freccia e utensili di uso quotidiano.
Un altro luogo da consigliare è Rupe Falcaia, una parete a strapiombo sul fiume con circa 100 m di dislivello, che si trova a fianco dei vecchi mulini di Rotaprona, oggi in stato di abbandono ma che servivano un tempo la farina necessaria per tutti gli abitanti della zona.
Questi luoghi sono collegati tra loro dal sentiero delle “Sette Valli”, che porta anche ad un altro incantevole luogo da visitare: il Castello di Migliano.

Come visitarla

Rigorosamente a piedi, percorrendo i suoi sentieri o, assistiti da una guida esperta, lungo il suo corso d'acqua. In questo caso portate scarpe da trekking e stivali di gomma per affrontare i diversi guadi.